Cookies



Sicuramente abbiamo tutti sentito, almeno una volta nella nostra vita, parlare di cookies in ambito tecnologico. Ma effettivamente cosa sono questi cookies?
Un po’ di storia
I cookies prendono il loro nome dai magic cookies, il nome tecnico con cui vengono chiamati i token digitali. Quest’ultimi altro non sono che piccoli pacchetti di dati scambiati tra programmi in esecuzione.
La loro prima apparizione in ambito web risale al 1994, quando Netscape, il “Google” degli anni ’90, iniziò a introdurli nel proprio sito web per sapere se chi accedeva fosse un nuovo utente. L’anno dopo la nuova funzione era già stata integrata su Internet Explorer.
Ok, adesso sappiamo come mai sono nati, ma effettivamente…
A cosa servono?
Ricapitolando i cookies altro non sono che file che contengono dati, in particolar modo stringhe, cioè parole chiavi atte a rappresentare delle informazioni.
Session management
Il principale utilizzo dei cookies è la gestione delle sessioni (o in inglese: session management). Ogni volta che visitiamo un sito internet “creiamo” una sessione, ed è proprio grazie a questa se i nostri dati vengono ricordati durante la navigazione tra le pagine di un sito. Infatti, di norma, ogni volta che accediamo a una pagina di un sito web siamo a lui sconosciuti, come se fosse la prima volta che accediamo ad esso. Grazie ai cookies di sessione invece è possibile far “ricordare” al server che gestisce il sito chi siamo, in modo così da “semplificarci la vita”. In effetti è proprio grazie a loro se non dobbiamo fare il login ogni volta che cambiamo pagina all’interno dello stesso sito. Tra le loro funzioni più importanti inoltre si trovano la memorizzazione del carrello, delle preferenze e del tema.
Misurazione delle statistiche
Un altro utilizzo fondamentale, soprattutto per l’aziende, è l’utilizzo dei cookies per la misurazione delle statistiche all’interno del sito. Mi spiego meglio, ogni volta che visitiamo una pagina web, in modo inconscio, leggiamo e allo stesso tempo scartiamo alcuni contenuti. Queste informazioni anche se possono sembrare marginali in realtà sono essenziali per chi sviluppa siti web. Con queste informazioni è possibile difatti ottimizzare i contenuti in modo da risultare più performanti da un lato ma anche più appaganti per l’utente finale.
Questi spesso sono cookies di terze parti, ovvero non creati da chi pubblica il sito web ma da aziende terze. Tra i servizi più famosi in questo campo si trova Google Analytics.
Misurazione delle campagne di marketing
Infine l’ultima funzione centrale è la misurazione dell’efficacia delle campagne di marketing online. Anche quest’ultimi rientrano nella categoria dei cookies di terze parti e vengono utilizzati dalle aziende di advertising per valutare l’efficacia delle loro pubblicità, delle loro strategie e per analizzare se effettivamente il contenuto che ci è stato mostrato è in linea con le nostre preferenze.
Anche i cookies… “muoiono”
Si, hai letto bene! Anche i cookies digitali hanno una data di scadenza. Ognuno di essi infatti ha una durata massima, oltre la quale il si autodistrugge. Gli unici a non avere questa data sono i primi di cui ho parlato, i cookies di sessione, essi infatti vengono eliminati automaticamente alla chiusura del browser. Tutti gli altri invece vengono chiamati persistenti, in quanto restano memorizzati nella memoria del nostro PC. Tuttavia il problema è che alcuni di questi possono durare anche anni. Niente paura però, eliminarli è molto semplice, basterà infatti fare una cancellazione della cronologia. Questo d’altro canto comporta la cancellazione di tutte le nostre visite effettuate in precedenza, obbligandoci ad accedere nuovamente ad ogni sito web.
Conclusioni
Avrete dunque capito arrivati a questo punto che non tutti i cookies sono una minaccia per la nostra privacy. In ogni caso è sempre consigliabile attivare l’opzione di blocco dei cookies di terze parti nel nostro browser, oltre ad acconsentire all’interno dei siti all’utilizzo solo di quelli strettamente necessari e tecnici. In questo modo avremo una navigazione più “riservata”.